Stress da trasloco, come ridurlo
In base alle statistiche, il trasloco è considerato la terza causa di stress in assoluto. In questa particolare classifica, viene superato soltanto da un lutto familiare o una separazione. Chi non ha mai dovuto traslocare nel corso della sua vita troverà esagerata questa graduatoria, ma chi invece lo ha già vissuto, sa benissimo non trattarsi di un’esagerazione.
A spiegare lo stress emotivo è proprio la sensazione che si accompagna solitamente ad un evento simile, che per la grande maggioranza degli interessati rappresenta la fine di un’era e l’inizio di quella successiva. In effetti chi cambia casa è costretto non solo a separarsi dalle sue mura, ma anche da una rete di relazioni e rapporti che si erano consolidati nel corso degli anni, sino a formare un ambiente capace di instillare sicurezze. Per chi è particolarmente apprensivo, quindi, lo stress è tanto, come conferma del resto il fatto che a risentire maggiormente di un trasloco sono i bambini piccoli e gli anziani.
C’è però un modo per affrontare il trasloco non come un salto nel vuoto, ma come un nuovo inizio, ovvero pensare appunto alle nuove opportunità che vengono a presentarsi di fronte a chi si sposta. Nuove amicizie, nuovi luoghi, una vita sociale da costruire: questo può essere il giusto atteggiamento in grado di porre rimedio ad uno stato temporaneo di debolezza psichica. Non la fine di un’epoca, ma l’inizio di una nuova, la cui bellezza può essere determinata proprio da noi. Considerato che prima o poi tutti siamo costretti a lasciare la vecchia casa per una nuova, un atteggiamento positivo può fare miracoli in tal senso.
Gli accorgimenti da adottare per evitare lo stress
Molti italiani ogni anno si sottopongono ad un trasloco. Basta questo per far capire come si tratti in fondo di un evento abbastanza normale, a patto di affrontarlo con il giusto atteggiamento mentale e con una serie di accorgimenti specifici, tesi a ridurre il carico di fatica.
In via preliminare, possiamo dire che non bisogna fare le cose in fretta, non si devono fare acquisti sbagliati e, soprattutto, dare luogo a una vera e propria cernita tesa all’eliminazione del superfluo. Proprio la fretta è il fattore in grado di generare errori molto gravi in fase di valutazione, tali da poter riversare effetti di non poco conto anche sulla spesa complessiva, oltre che far elevare in maniera pericolosa il livello di stress. In tal senso, non si dovrebbe avere fretta di individuare la ditta cui affidare il trasloco e vagliare il maggior numero possibile di proposte, in modo da trovare quella giusta, quella che mette insieme il massimo di servizi e il giusto prezzo. Naturalmente bisogna anche non cadere nell’errore opposto, rimandare all’infinito la scelta, perché in tal modo potremmo ritrovarci a poche ore dal trasloco ancora in alto mare.
Da evitare assolutamente anche gli acquisti sbagliati, come ad esempio quelli relativi al mobilio. E’ molto meglio entrare nella nuova casa e fare una valutazione degli spazi vuoti, in modo da capire cosa serva e far circolare liberamente la fantasia, così da trovare soluzioni non solo perfette per funzionalità, ma suggestive dal punto di vista scenico.
Così come è centrale la cernita degli oggetti delegati ad accompagnarci nella nuova destinazione, per i quali occorre tornare al discorso dell’opportunità: una operazione di questo tipo, infatti, ci può aiutare non poco a liberare spazio con la pratica eliminazione di tutto ciò che non serve. Quando saremo in fase di partenza, se non avremo dato vita a questa operazione preliminare ce ne accorgeremo con sgomento: nel corso degli anni tendiamo infatti a collezionare gli oggetti più disparati, senza preoccuparci della loro effettiva utilità.
Alla fine molti di loro tenderanno solo ad occupare prezioso spazio, sottraendolo a utilizzi più vantaggiosi. Se poi tali oggetti non sono collegati ad un particolare ricordo, la cosa migliore da fare è proprio quella di disfarsene senza ulteriori esitazioni.