Ristrutturare prima del trasloco: I lavori di ristrutturazione
Quando si affronta un trasloco, la prima cosa da fare è mettere in campo una ferrea programmazione, unico antidoto ad una fatica che rischia di rivelarsi micidiale, non solo a livello fisico, ma anche mentale.
Va infatti ricordato che le operazioni necessarie per poter entrare senza problemi nella nuova abitazione sono molte e saltare anche una sola delle tappe necessarie può costringere ad un surplus di fatica che può infine generare uno stress aggiuntivo in grado di provocare una vera e propria crisi.
Tra le tante tappe vanno ricordate in particolare l’ingaggio largamente anticipato di una ditta di traslochi specializzata e la parte burocratica relativa alle utenze, due aspetti assolutamente dirimenti.
Ma prima di entrare nella nuova abitazione, occorre procedere alla ristrutturazione della casa, per fare in modo da avere il massimo di comfort abitativo una volta effettuato il trasloco.
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L’importanza dei lavori di ristrutturazione
I lavori di ristrutturazione della nuova casa sono importantissimi. Prima di entrarci occorre dare vita ad una ricognizione in grado di decidere una serie di aspetti in grado di rendere confortevole la vita al suo interno. Nel caso in cui si decida di ristrutturare un appartamento prima del trasloco, una volta che sia stata concordata la data in cui avverrà il trasferimento definitivo, ci si deve organizzare al meglio.
Dando vita ad un preciso piano composto da scadenze nelle quali siano presi in considerazione oltre ai requisiti di fattibilità pratica, anche quelli tecnici e legali.
Ristrutturare: Perizia tecnica e permessi
Per quanto concerne la disposizione dei locali, se si ha intenzione di ritoccarla occorre senz’altro chiedere una perizia tecnica.
Va infatti ricordato che i lavori di ristrutturazione casa si dividono in ordinari e straordinari, oltre a quelli per i quali diventa necessaria una concessione edilizia.
Nella prima categoria possiamo dire per grandi linee che rientrino i lavori tali da non necessitare spostamenti o abbattimenti di muri divisori, mentre nel caso contrario si entra senz’altro nella seconda. Il terzo caso è invece quello che prevede interventi sull’esterno dell’abitazione.
Una ristrutturazione ordinaria è per esempio quella che avviene risistemando il bagno o la cucina, cambiando i sanitari, le piastrelle, i pavimenti, provvedendo ad asportare le piastrelle dal salone per sostituirle con il parquet, oppure dando vita a lavori di controsoffittatura.
In casi di questo genere non è necessario chiedere alcun permesso, ma sarebbe il caso di avvisare i condomini scusandosi al contempo per gli eventuali disagi arrecati.
Se però si opta per ristrutturazioni straordinarie, come può essere in effetti l’abbattimento dei muri interni, l’inserimento di una scala delegata al collegamento interno, oppure al rifacimento del solaio, si rende necessario provvedere alla denuncia presso l’ufficio del comune.
In particolare al settore edilizia privata. In questo caso dovrà essere un professionista a presentare la Dia (Dichiarazione Inizio Attività).
Nel caso in cui la casa sia ubicata all’interno del centro storico, occorre poi verificare che il notaio abbia provveduto a comunicare il cambio di residenza alla Sovraintendenza ai Beni Culturali.
Va anche sottolineato come la destinazione d’uso della costruzione e delle singole unità immobiliari non vada mutata.
Sono questi i passi più importanti da compiere quando si decide di dare vita alla ristrutturazione della casa prima del trasloco, grazie ai quali il trasferimento definitivo potrà avvenire senza ulteriori intoppi , soprattutto, senza dover essere costretti ad una vera e propria corsa contro il tempo o a rivoluzionare il piano originario.
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