Col fai da te si rischia la confisca dei beni viaggianti
Chi deve dare vita ad un trasloco, deve naturalmente considerare la spesa che ciò comporta. Anche quando si tratta di spostare nella nuova abitazione pochi mobili può infatti rendersi necessario ricorrere ad una ditta di traslochi, con una spesa notevole da mettere in preventivo. Proprio per questo motivo, spesso si ricorre a scelte alternative, come il fai da te oppure il ricorso ad una ditta della domenica, ovvero una di quelle imprese che operano in nero e sono quindi in grado di fare tariffe più basse di quelle praticate dalla concorrenza professionale.
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Un settore con poche regole
Il mondo dei trasporti e dei traslochi è estremamente variegato e poco regolamentato. Se è vero che esiste un albo dei traslocatori e trasportatori, è pur vero che operano sul mercato una miriade di abusivi che effettuano traslochi low cost. Queste imprese non professionali sono gestite spesso da stranieri, i quali possono praticare prezzi molto più bassi in quanto non hanno personale fisso e non sono costretti quindi ad assumersi il peso che ciò comporta, a partire dalle necessarie assicurazioni. Va però ricordato che affidarsi a queste imprese comporta rischi notevoli. L’affidamento di merce da traslocare agli abusivi, infatti, comporta il rischio di un sequestro della stessa da parte degli agenti della polizia stradale che dovessero intercettare il mezzo su cui essa viaggia. A prevedere questa ipotesi in maniera espressa è l’articolo 7 paragrafo 2 del Decreto Legislativo 21 novembre 2005, n. 286, il quale recita testualmente: “Gli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, procedono al sequestro della merce trasportata, ai sensi dell’articolo 19 della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni“.
Anche con il fai da te si rischia
Quanto detto sugli abusivi, vale naturalmente anche per il fai da te. Chi si affida ad un procedimento in totale autonomia, magari affittando un furgone o facendoselo prestare da un familiare o conoscente, non è infatti in grado di spiccare un documento di trasporto (DDT) o un analogo documento in grado di spiegare la movimentazione della merce. In tal modo si espone perciò al rischio di un sequestro che alla fine è del tutto sproporzionato al risparmio che si può conseguire utilizzando questo procedimento.
Perché non conviene
Va infatti specificato che il supposto risparmio che si potrebbe totalizzare ricorrendo al fai da te, molto spesso si traduce in un vera beffa, limitandosi a poche decine di euro. Un livello di risparmio che non ripaga assolutamente degli sforzi compiuti e dei rischi anche fisici cui si deve adeguare l’utente, in quanto lo stesso sarebbe comunque costretto a ingaggiare alcuni facchini e a farlo per più giorni, oltre a dover magari incaricare un professionista di rimontare una cucina o altri mobili che comportano comunque l’impossibilità di procedere in totale autonomia. Tirando le somme, tra rischi corsi e risparmi soltanto vagheggiati, spesso non resta che concludere come l’affidarsi a ditte di traslochi professionali sia sicuramente la strada più proficua, sotto tutti i punti di vista.